Sensazioni: pur imprimendo gran spinta al bicchiere, densamente riottoso questo gran vino a ruotare. Che estratto favoloso, che nerità da concentrazione pressoché totale. Certo il tannino è voce impalcante la struttura possente di questo campione, certo il suo gusto restringe la rotondità, ma è in persistenza che scemando progressiva la gran potenza amara del suo gusto, il mondo, la natura essenziale del suo frutto balsamicamente si schiude. S’entra allora nell’alveo d’una morbidezza di polpa e di spezie sovrana, fase in cui s’avverte il valore tecnico di questo campione: la nitidezza eccellente della sua enologica trasformazione, la formidabile riserva d’integrità ossidativa residua, illibatezza e novità poderosamente, maestosamente esibite.
Commento Conclusivo: Che Vini da Cacciagrande, che crescita in quest’anno di assaggi per questi mirabili campioni. C’è maestria nel trasformare così integro il frutto delicato del Viognier 2007, per rendere la mora naturale del Cortigliano 2006. Gran classe dimostra la souplesse del Monteregio di Massa Marittima 2007, dove l’amaro è all’antipode, vinto da strati di visciola violoacea; di eguale valora ma ancor di più fitto spessore lo spaventoso Castiglione 2005, è suadente la sua avvolgenza palatale. Complimenti vivissimi!