VITA:
Dal 1997 Bruno Tuccio, grazie alla, passione trasmessagli dal padre (che possiede un’altra azienda), si occupa quasi da solo di Cacciagrande. Certo, si avvale dei moderni mezzi che la tecnologia offre. «Nel mio vino c’è la mia anima», confessa Bruno che, con dedizione veramente esemplare, cura la sua vigna e ne gestisce in prima persona la parte agronomica. Per la sezione enologica è seguito da Graziana Grassini.

VIGNE:
La dislocazione delle vigne è invidiabile: una conca naturale protegge il raccolto dai venti freddi e favorisce il benevolo influsso dell’aria marina. Siamo a 50 metri di altezza e i vigneti sono allevati a cordone speronato e a rittochino. Esposizione sud-ovest, densità di 4.700 viti per ettaro. Un impianto fotovoltaico rende l’azienda auto-sufficiente e un pozzo artesiano garantisce l’eventuale irrigazione di soccorso.

VINI:
All’assaggio si esprime con vigore il Castiglione 2011 (O petit verdot, syrah; 5.000 bt; 18 €), dalle note di pepe e liquirizia, contraddistinto da una bella ed elegante struttura, che presagisce una lunga vita. Il Cortigliano 2011 (O sangiovese, syrah, petit verdot; 10.000 bt; 11€) si esprime con note erbacee piacevolmente equilibrate. Il vino prodotto in maggiore quantità è il Maremma Toscana Rosso 2012 (O sangiovese, cabernet sauvignon, merlot; 30.000 bt; 8 €), un base dalle grandi potenzialità, con sentori di frutta rossa, che invoglia a farsi bere. Evidenziato da aromi di frutta tropicale e pera il Viognier 2012 (O viognier, vermen-tino; 15.000 bt; 10 €), succoso e piacevole.